Attacchi low friction

Perché hanno una marcia in più?

In altre dental pills si è parlato del terzo principio della dinamica applicato all’ortodonzia.

Se c’è una branca della medicina profondamente collegata alla dinamica e metallurgia è l’ortodonzia. 

Sono stati pubblicati molti studi sulla capacità di trasferire un vettore di forza sull’attacco.  E’ veramente complesso riassumerli in questa “dental pill”.

La foto mi aiuterà nella spiegazione dei concetti di Friction, Binding e Notching

In questa dental pill ci concentriamo sul fenomeno del  Friction .

La parola inglese friction si traduce attrito.   In ortodonzia tale parola definisce la capacità di far scorrere il filo all’interno dello slot.  Gli slot più venduti sono .018 x .025 e   .022 x .028 inches.  Personalmente compro prevalentemente lo slot dalla sezione più grande. 

Il canino in fotografia si trova in una posizione ben più alta rispetto a quella ideale.   Il filo dal dente 22 sale e raggiunge il canino 23 e dopo scende al dente 24.  Il percorso che fa è ovviamene più lungo rispetto alla posizione ideale del canino dove il filo farebbe un percorso lineare.  

Il canino estrude perché c’è un vettore di forza che avrà

  • come punto di applicazione sul bracket
  • una direzione verso il basso
  • una forza sufficiente per indurre il movimento. 

Il filo “in eccesso” dovrà scorrere attraverso tutti gli attacchi fino ad allungarsi oltre il  tubo dei sesti o settimi. 

Per attrito si intende la difficoltà del filo nello scorrere attraverso gli attacchi.  Le legature elastiche montate sui brackets tradizionali ingabbiano il filo nello slot.  Il contatto filo-bracket sarà cosi aderente da impedirne lo scorrimento.  La somma degli attriti è chiamata friction.  Gli attacchi autoleganti lasciano la possibilità al filo di avere un certo gioco all’interno dello slot.  In questo modo il filo può scorrere più liberamente rispetto agli attacchi tradizionali.

I fili dalla sezione tonda e dalla dimensione ridotta come il .012 o .014 o .016 inches saranno molto “comodi” all’interno di uno slot dalla sezione rettangolare .022 x .028.    Fili rettangolari come un .016 x .022  avrànno meno spazio, meno gioco e quindi scorreranno con più difficoltà.  

Il filo in eccesso del canino deve scorrere facilmente fino a sbucare dietro all’ultimo tubo del sesto o del settimo.

Gli attacchi del 24, 25, 26 e 27 (se bandato) non dovrebbero interferire nello scorrimento del filo.  Anche i bracketes mesiali al 23 sono coinvolti nello scorrimento del filo.

La somma delle “interferenze” può in maniera semplicistica definirsi attrito o friction. 

L’elastico produce attrito negli attacchi tradizionali mentre gli attacchi “Low Friction” permettono lo scorrimento del filo (quindi il movimento del dente).

L’enorme vantaggio nell’usare attacchi autoleganti è rappresentato dal fatto che si possono usare  fili a forze leggerissime.   Tirare un dente nella direzione corretta e con l’intensità giusta riduce di molto la velocità del trattamento ed è totalmente indolore per il paziente

L’ortodonzia a forze leggere ha altri vantaggi fondamentali.   Il ritorno elastico del filo genera una forza che farà scendere il canino ma, per il terzo principio della dinamica, si formeranno anche altre forze la cui somma vettoriale darà una forza uguale e contraria a quella che farà scendere il canino.  In altre parole una forza farà scendere il canino ma ve ne sarà un’altra che vuole intrudere tutta l’arcata ma in special modo il 22 e 24.

Il vero vantaggio degli attacchi autoleganti sta nel fatto che la forza intrusiva sarà cosi leggera e così ben distribuita da non avere alcun effetto clinico. 

Gli attacchi a “bassa frizione” o “low forces” o autoleganti dovrebbero essere chiamati ATTACCHI A FORZE LEGGERE.

La forza leggera si realizza usando fili in Nitinol Classic o SE o HA che hanno un ritorno elastico continuo e predicibile.  “When working in a low friction environment it is important to select archwires that deliver minimal, consistent and predictable force levels”.  

Per questa dental pill  sono state utilizzate le pubblicazioni di Hugo Trevisi e Anoop Sondhi.

In ultima analisi ridurre al minimo la variabile attrito tra filo e attacco ha i seguenti vantaggi:

-la forza che si crea uguale e contraria a quella che fa scendere il canino è SCOMPONIBILE in vari vettori di forza che agiranno su tutta l’arcata (in particolar modo su 22 e 23) ma l’intensità sarà cosi leggera da non dare effetti clinici.

-la forza che noi applicheremo sul canino sarà leggerissima perché non ci sarà bisogno di superare impedimenti / attriti  allo scorrimento le filo verso i molari bandati. 

-le forze leggere riducono il tempo del trattamento perché meno si tira e più è veloce il movimento dentale.

FORZE LEGGERE = TOTALE SENZA DOLORE

-Forze leggere = annullato il rischio di rizalisi  (danneggiamento delle radici)

-Forze leggere = non c’è la ialinizzazione del legamento parodontale

-Forze leggere = il risultato è più stabile; ci sono meno recidive (la contenzione è comunque fondamentale)

-Forze leggere = viene favorito il fenomeno del teeth drifting ovvero il canino si farà spazio tra i denti proprio perché i denti attigui potranno muoversi liberamente

Questa fotografia sarà utilizzata per parlare del Binding e del Notching la cui conoscenza è fondamentale per qualsiasi tipo di meccanica si voglia usare in ortodonzia.

Le leggi della fisica e metallurgia si manifestano ad ogni paziente e in qualsiasi tecnica ortodontica. 

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

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