E’ raro ma può succedere. I premolari sono più piccoli dei molari da latte e quindi l’eventualità che un premolare rimanga incluso è molto rara.

La sezione ovoidale del premolare favorisce la fuoriuscita in arcata nella posizione corretta.

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Il secondo premolare è inclinato e ruotato di 180°. Tale rotazione fa sì che occupi più spazio rispetto alla posizione corretta. L’inclinazione porta il 15 ad incrociarsi con il 14. In ultima analisi, il secondo premolare non estrudeva.

Si è reso necessario scoprire la gengiva ed incollare un bottone sulla superficie del 15. L’intervento chirurgico per incollare il bottone dura pochi minuti e permette la trazione del premolare verso l’arcata.

Il bottone è stato messo in maniera strategica da permettere una rotazione durante l’estrusione.

In questa foto il premolare è quasi arrivato in arcata e si è inserito l’arco .016 NiTi proprio sopra il bottone. Grazie al principio del teeth drifting il premolare si inserirà tra il primo molare e il premolare. E’ fondamentale che l’ortodonzia lavori con forze Leggere, Continue e Costanti. Gli attacchi ortodontici devono essere autoleganti proprio per agevolare lo scorrimento del filo nello slot durante il movimento.

Il premolare “si farà spazio” scendendo. Il molare si distalizzarà e il primo premolare si mesializzerà (teeth drifting).

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Il 15 si sta facendo spazio tra 16 e 14.

L’arco .014 NiTI imprime una forza estrusiva sul 15 ma intrusiva su 16 e 14. La forza uguale e contraria a quella estrusiva del 15 sarà un forza intrusiva per 14 e 16. Tale forza di reazione si può scomporre in una minima componente intrusiva e una componente distalizzante per il 16 e mesializzante per il 14.

15 in arcata (foto con lo specchio).

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APPLICANDO FORZE LEGGERE , CONTINUE E COSTANTI il secondo premolare arriverà in arcata molto rapidamente: 6 mesi.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

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