TUMORE ODONTOGENO CHERATOCISTICO (KCOT) Bilaterale

Lato sinistro.

Nervo alveolare inferiore nella cisti, corticale vestibolare già erosa

Due forse 3 mm collegano il ramo con il corpo mandibolare. Due mm di corticale possono cedere anche durante l’estrazione del dente 38 se non viene usata la massima delicatezza possibile. Il rischio di frattura è veramente molto consistente. La lesione osteolitica cresce rapidamente fino alla frattura spontanea.

Lo sconfinamento da parte della cisti nel piano periostale e mucoso fa ben capire l’aggressività di questo genere di cisti.

IL NERVO LINGUALE NON E’ VISIBILE. L’ho disegnato in viola per indicare che si trova linguale al dente del giudizio e al settimo. La cisti ha eroso TUTTA LA COTICALE LINGUALE rendendo l’intervento molto complesso perché bisogna separare le due strutture in maniera impeccabile.

In Nervo Alveolare Inferiore è stato progressivamente spinto dalla cisti verso il bordo della corticale caudale della mandibola. Il canale mandibolare che contiene il nervo è stato totalmente eroso e quindi IL NERVO E’ SENZA ALCUNA PROTEZIONE BEN ADESO ED INGLOBATO DALLA CISTI.

OBIETTIVO DEL TRATTAMENTO:

  1. Salvare il Nervo Linguale
  2. Salvare il Nervo Alveolare Inferiore
  3. Chiedere un istologico della lesione osteolitica per valutare i rischi di recidiva.
  4. Evitare la frattura

Si è proceduto alla rimozione di 37, 38 e della cisti. Il 37 era totalmente preso nella lesione osteolitica (la lastra era di 4 mesi antecedenti e la cisti era aumentata ulteriormente). Per ridurre al minimo i rischi infettivi postoperatori ho proceduto verso il trattamento più predicibile e sicuro possibile. Togliere il 37 mi ha fornito una MIGLIORE VISIBILITA’ per salvare i nervi linguale e alveolare inferiore che erano ben inglobati nella cisti.

La foto è il 38 con una piccola parte della cisti.

Questa immagine vuole mettere ben evidenziare come clinicamente la parete della cisti e un nervo appaiano molto simili.

L’anatomopatologo refertava Cheratocisti Odontogena OCK o in inglese Keratocystic odontogenic tumour KCOT.

Considerato l’esito così infausto del lato sinistro si è proceduto con il lato destro 3 settimane dopo. Il paziente verrà quindi controllato per i successivi 5 anni per intercettare immediatamente recidive qualora sopraggiungessero.

Tale formazione neoplastica ha una percentuale altissima di recidiva per 5 anni.

POST OPERATORIO.

Entrambi gli interventi sono stati eseguiti presso l’Ospedale Cristo Re di Roma.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

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