Tumore Odontogeno Cheratocistico (KCOT / OKC)

Tumore Odontogeno Cheratocistico: OKC

Keratocystic odontogenic tumour: KCOT

Sono già online due articoli (il 29.10.2020 e il 6.8.2021) che descrivono questo caso clinico. 

Il paziente era affetto da due lesione osteolitiche molto estese nella mandibola.

In accordo con il paziente ho operato prima la cisti più pericolosa (lato destro).  L’istologico documentava un Tumore Odontogeno Cheratocistico  OKC.  Questo mi ha ovviamente  indotto a procedere il più rapidamente possibile anche con l’altro lato.  A tre settimane dal primo intervento il rischio infettivo si riduce tantissimo e quindi ho operato il lato sinistro.

Considerato l’istologico così pericoloso ho estratto anche il 37  proprio per enucleare perfettamente la cisti.

Il Tumore Odontogeno Cheratocistico  KCOT è molto aggressivo e recidiva molto spesso.  L’aggressività la si poteva dedurre vedendo che le corticali linguali erano totalmente erose.  La mancanza della corticale comportava due problemi:

  1. è più difficile enucleare la cisti perché ha sconfinato il piano periosteo
  2. il Nervo Linguale può essere inglobato nella cisti ed evitare di lederlo è difficilissimo.
  3. il Nervo Alveolare Inferiore radiologicamente “scompare” durante il percorso. Anche in questo caso il rischio di ledere tale struttura è presente.

PRE OPERATORIO
PRE OPERATORIA con Nervo Linguale
PRE OPERATORIO

.

PRE OPERATORIA con Corticale Vestibolare erosa.
POST OPERATORIO a un mese

I pazienti affetti da Cheratocisti KCOT devono sottoporsi da controlli per 5 anni. Una recidiva può presentarsi. Pertanto il pz si sottopone a una nuova TC conebeam.

POST OPERATORIA A UN ANNO

Una sequenza di scansioni port operatorie

POST OPERATORIA a 1 anno, CT Conebeam con Morita (centro radiologico Radmedica).

Come si può vedere lingualmente si è riformato molto osso. Nella zona del 37 e 47 la lesione cistica si è trasformata in osso. Il paziente non ha perso la sensibilità al Nervo linguale o al Nervo Alveolare Inferiore.

POST OPERATORIA lato SINISTRO
POST OPERATORIA lato DESTRO

Il ponte osseo che legava il corpo mandibolare al ramo era di pochissimi millimetri. Bisogna trovare l’equilibrio tra rimuovere totalmente la cisti e rispettare i tessuti affinché si possa ricreare osso per ridare consistenza alla mandibola.

Come si può notare sono rimaste una zone radiotrasparenti. Il tessuto osseo ha iniziato il processo di rimodellamento dai margini periferici verso il centro. Quando le lesioni sono di così grandi dimensioni. E’ normale che rimanga del tessuto cicatriziale proprio al centro. E’ fondamentale che il paziente si astenga dal fumo durante il processo di guarigione per ridurre i rischi infettivi. Anche le medicazioni sono fondamentali per accelerare il processo di rimodellamento osseo e per favorire la guarigione.

Sconsiglio qualsiasi tipo di INNESITO OSSEO. Possono infettarsi o possono nascondere per parecchio tempo una recidiva del KCOT.

Intervento eseguito presso l’Ospedale Cristo Re di Roma. Rx di controllo eseguita da Radmedica con CT conebeam Morita.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

Share this article

Related Posts

Cisti mascellare

Questo caso è veramente molto particolare. L’enucleazione di cisti è una delle attività prevalenti della chirurgia orale ospedaliera. La tecnica chirurgica è standardizzata. L’enucleazione totale […]

20 Feb 2023