Quando mi trovo di fronte a cisti mascellari molto grandi che coinvolgono denti “preziosi” come i frontali allora faccio di tutto per salvarli. L’endodontista prepara i canali dei denti coinvolti qualche giorno prima.
L’intervento chirurgico consiste nel togliere la lesione osteolitica (cisti) e di togliere 2 mm dell’apice dei denti. Quindi i canali dei denti vengono chiusi con guttaperca (ortograda). Considerato che gli apici (mozzi) sono visibili allora posso tirare il cono di guttaperca dall’apice proprio per avere un SIGGILLO IMPECCABILE. La guttaperca oltre apice (anche 1 cm) è un evento voluto perché comunque la parte in eccesso viene eliminata con una pallina riscaldata proprio per non rovinare il sigillo apicale.
In questi casi evito di fare un’otturazione retrograda con amalgama, super EBA o MTA.
L’otturazione retrograda è necessaria tutte quelle volte che non è possibile fare un trattamento endodontico (es: c’è una corona) o se già è stato fatto un trattamento endodontico che non è andato a buon fine.
Nello spazio lasciato dalla cisti si forma un coagulo. Poco dopo si formeranno nuovi vasi e quindi a 2 mesi tutto sarà riempito da nuovo osso molto vascolarizzato. MAI metto innesti perché non migliorano la prognosi e possono infettarsi.
La formazione di osso è un processo fisiologico e piuttosto rapido se non ci sono processi infettivi. Intervento eseguito presso e in collaborazione con il Dott. Fabio Euforbio.
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SECONDO CASO:
Anche casi con cisti molto grandi comunque le tratto sempre con la stessa tecnica. Enucleo la cisti e chiudo contestualmente i canali con guttaperca senza fare otturazione retrograda. Tanto più è voluminosa la lesione osteolitica tanto meno è indicato un innesto. In questo caso sono riuscito a separare la cisti dal nervo inter-incisivo.
Buon lavoro
Pier Francesco Amoroso