Ecco il caso di una grossa cisti follicolare fatta all’Ospedale Cristo Re di Roma.
Queste cisti così importanti impongono delle scelte difficili. Alcuni chirurghi consigliano di lasciare il 48 perché toglierlo indebolisce ulteriormente la mandibola (anche i movimenti per l’estrazione possono portare alla frattura). Il 47 forse si poteva salvare ? O sul 46 forse poteva esser fatto un trattamento endodontico ed un’otturazione retrograda?
La frattura della mandibola con cisti così importanti è veramente possibile. Ho preferito con la massima delicatezza togliere tutto ciò che avrebbe potuto darmi un processo infettivo post-operatorio. Queste mandibole non possono minimamente rischiare di avere delle infezioni nei mesi successivi all’intervento. La cavità è cosi grande che il sistema immunitario stenta ad arrivare al centro e quindi è FONDAMENTALE fare una medicazione ogni due giorni. NON E’ ASSOLUTAMENTE PENSABILE DI METTERE INNESTI.
Un atteggiamento di estrema prudenza (togliere qualsiasi dente che possa dare infezione) porta alla formazione di un coagulo sterile e la formazione di nuovo osso ricco di vasi e assolutamente capace di sostenere i normali carichi masticatori. La pz arrivava che oramai la cisti comprimeva il nervo alveolare inferiore e avvertiva un formicolio persistente al labbro. La corticale linguale era oramai sparita, il nervo linguale era in continuità anatomica con la cisti. Enucleare la cisti senza lesionare questi due nervi è l’obiettivo primario; i denti possono essere rimessi. Tant’è vero che successivamente sono stati inseriti due impianti per ripristinare il 46 e 47.
Questa cisti è da considerarsi aggressiva perché era presente lo sconfinamento della lesione nel piano periosteo. Pertanto l’istologico è FONDAMENTALE proprio per escludere lesioni neoplastiche come il Tumore odontogeno cheratocistico (KCOT). In questo caso la lesione era una cisti follicolare.
Buon lavoro
Pier Francesco Amoroso