Ci sono situazioni dove non è possibile ricostruire l’osso alveolare tanto da inserire i classici impianti. Anche lo stesso rialzo del pavimento del seno mascellare ha il difetto di non risolvere la distanza con l’arcata inferiore.
Per tutti quei pazienti per i quali non c’è più osso per inserire impianti c’è una nuova tecnologia. Un gruppo di bioingegneri, radiologi, odontotecnici e chirurghi possono riabilitare pazienti con protesi dentarie fisse. Non è più il singolo dentista ma un gruppo di persone che si dedicano ad un unico paziente.
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Tutto inizia con una TC conebeam. I dati sviluppati (DICOM) vengono inseriti in un software che riesce a riprodurre la parte ossea e i tessuti molli. Anche la protesi mobile viene scansionata per avere file STL.
Si realizza quindi un modello virtuale del mascellare superiore e dei tessuti molli.
Il team disegna digitalmente la struttura metallica (impianto sottoperiosteo o iuxtaosseo) e posiziona i MUA (punti di ancoraggio dei denti) già nei punti più vantaggiosi. Circa venti viti di di osteosintesi ancoreranno l’impianto iuxta all’osso. Anch’esse sono progettate al computer evitando le strutture nobili come Nervi e Vasi.
Con la tecnica del laser melting vengono prodotti i due impianti iuxaossei (uno per lato). E’ una stampate 3-D per titanio medicale. Questi impianti iuxataossei o sotto periostei o griglie sono personalizzati al massimo. Sono strutture di titanio molto rigide che combaciano solo al quel specifico paziente. Una volta fissati gli impianti iuxta ossei si chiude la mucosa e da essa escono 6 ancoraggi per la protesi. Gli ancoraggi della protesi sono normali MUA. Sono pronti ad essere usati per una struttura protesica fissa.
L’impianto iuxtaosseo non è un impianto standard ma custom–made, ossia progettato e costruito per ogni singolo paziente sulla base del proprio osso basale.
L’azienda che produce questa struttura è la Biotec srl (BTK). Essa realizza anche un provvisorio in PMMA.
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Le due strutture in titanio sono disegnate al computer rispetto ai dati della TC conebeam e quindi è fondamentale che questo esame sia perfetto senza distorsioni con un macchinario appropriato e con un FOV che arrivi ai processi zigomatici.
Gli impianti iuxta sono progettati per ADERIRE al palato e zigomo e parte laterale del seno mascellare mente devono AFFONDARE di circa 1,5 mm nella cresta alveolare. Quindi c’è da fare una piccola osteotomia nell’osso crestale affinché gli impianti iuxta affondino quel minimo per non dare spessore nel momento della sutura. Proprio perché è IMPORTANTISSIMA la gestione dei tessuti a livello dei MUA preferisco sempre rilasciare il periostio vestibolare per avere ZERO tensione ai lembi.
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Quando l’impianto iuxtaosseo di titanio aderisce sul palato e contemporaneamente sulla zona dello zigomo in maniera passiva allora si possono serrare le viti di osteosintesi.
E’ possibile avere già un provvisorio.
Dipende da caso a caso però spesso è possibile avvitare denti provvisori già dal primo giorno.
L’intervento chirurgico dura circa 1h e mezza in anestesia generale. Non richiede una degenza se l’intervento viene svolto la mattina.
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La parte chirurgica di questo intervento è stato eseguito presso la Casa di Cura Villa del Rosario, Roma.
Gli impianti sottoperiostei o iuxtaossei sono eccellenti per tutti quei casi di marcate atrofie ossee. Una riabilitazione con questo protocollo ha il vantaggio di essere risolutiva in un’unica seduta. Il paziente esce direttamente con denti fissi.
Buon lavoro
Pier Francesco Amoroso