CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI ODONTOGENI (OMS, 2005)
Con questa classificazione il 100% delle Cheratocisti sono Tumori Odontogeni benigni e quindi era sempre corretta la dicitura Tumore Odontogeno Cheratocistico (KCOT).
Nel 2017 l’OMS semplificò la classificazione e divise i tumori benigni rispetto al tessuto di rivestimento.
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La quarta e ultima classificazione dell’ ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ risale al 2017 e ha visto una profonda ridefinizione del concetto di tumori odontogeni.
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Principali novità della classificazione del 2017 rispetto a quella del 2005 sono l’annessione del fibro-odontoma ameloblastico alla famiglia dell’ameloblastoma e l’inclusione delle seguenti entità cliniche particolari: fibroma cemento-ossificante, carcinoma odontogeno sclerosante e carcinosarcoma odontogeno.
Un’altra importante novità riguarda la KCOT.
In inglese Keratocystic odontogenic tumour KCOT, in italiano Cheratocisti Odontogena OCK
Nel 2017 l’OMS divide la CHERATOCISTI a seconda dell’istologia in due sottogruppi:
- la forma paracheratosica che rappresenta il 90% dei casi e rimane nei Tumori Benigni (KCOT).
- la forma ortocheratosica che rappresenta il 10% dei casi che si sposta nelle cisti (OOC) .
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La cheratocisti odontogena KCOT è una lesione tumorale benigna ma localmente aggressiva con un’alta tendenza alla recidiva. Pertanto la forma più comune (paracheratosica, 90%) rimane nei tumori benigni di derivazione dell’epitelio odontogeno.
La sua variante ortocheratinizzata (10%) non è inclusa nella classificazione tumorale ed è considerata una cisti odontogena o più precisamente Cheratocisti odontogena Ortocheratosica ovvero Orthokeratinized Odontogenic Cyst (OOC).
Buon lavoro
Pier Francesco Amoroso