Estrazione di un Canino Incluso Mandibolare in posizione Linguale

Estrarre un canino incluso è sempre un intervento complesso. I rischi devono essere ridotti al massimo.

Spessissimo è possibile riportare in arcata i denti inclusi con l’ortodonzia.

Con l’ortodonzia si riesce a portare in arcata anche canini lontanissimi dalla loro posizione ideale. Già ho presentato un caso di canini nella sinfisi che, con l’ortodonzia, riescono ad uscire in arcata nella posizione corretta.

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O come questo secondo caso:

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Ci sono però casi dove né i genitori né il paziente vogliono affrontare il trattamento ortodontico e quindi bisogna procedere con l’estrazione.

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Il primo problema è la dimensione del dente. Il canino è lungo e l’osso mandibolare è molto compatto.

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In questo caso presentato la posizione del 33 è molto difficile perché una parte è VESTIBOLARE ed una parte è LINGUALE.

La CORONA è LINGUALE mentre la radice e il suo apice sono VESTIBOLARI. Gli strumenti per l’estrazione vestibolare sono ben diversi da quelli per il lato linguale.

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Riassumendo, il canino attraversava lo spessore della mandibola dal vestibolare al linguale.

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L’apice del canino è così profondo da esser ben oltre gli apici dei denti permanenti in arcata.

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Come regola generale consiglio di cercare di liberare prima la corona che in questo caso è linguale. Non è stato necessario fare un lembo vestibolare. Il lato linguale è di difficile accesso però le radici dei denti anteriori sono più protette durante l’estrazione. Circa sei radici di denti permanenti hanno rapporti con il canino da estrarre. Anche il nervo alveolare inferiore e quindi il nervo mentoniero sono ben più protetti se il lembo e l’estrazione avvengono LINGUALMENTE.

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In questi casi è assolutamente sconsigliato un innesto per riempire la cavità. Buona parte dell’innesto sarebbe sotto la linea miloioidea e in caso di infezione la situazione diventerebbe molto pericolosa. Senza innesto la cavità lasciata dal canino diventerà osso in un mese quindi non ha alcun senso aumentare i rischi inserendo osso sintetico.

Intervento eseguito presso l’ospedale Cristo Re di Roma, Gruppo GIOMI spa.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

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