Recidiva Cisti Mandibolare

RECIDIVA DI FIBROMA AMELOBLASTICO

Quando si vedono cisti di notevoli dimensioni o che vanno verso la branca montante devono essere trattate come Tumore Odontogeno Cheratocistico KCOT o l’ Ameloblastoma.

In questo caso la paziente era stata operata all’estero 10 aa fa ma la cisti si era riformata.

.

.

Si riassume:

-cisti che recidiva dopo 10aa,

-dimensioni importanti,

-la pz lamentava parestesia al mento quindi la lesione stava comprimendo il Nervo Alveolare Inferiore

-NON ci sono denti che possono promuovere un processo flogistico tale da spiegare una cisti di tali dimensioni.

Quindi bisogna rimuovere la lesione con la massima attenzione per ridurre al massimo un’ ulteriore recidiva.

.

.

Come si può vedere le corticali vestibolare e linguale sono espanse rispetto la lato di destra.

.

.

Le lesioni osteolitiche anche di considerevoli dimensioni sono asintomatiche durante la loro crescita. Spingono il nevo o sul fondo della cisti o lingualmente. Successivamente il NAI va in sofferenza riducendo la sensibilità (come in questo caso).

Tanto più è grande la lesione tanto è maggiore il rischio di perdere la sensibilità di labbro e mento.

L’altro rischio molto serio è la frattura. Le corticali linguale e vestibolare sono ridotte a 1 mm al massimo, dopo l’intervento la corticale vestibolare verrà eliminata e quindi la pz deve fare molto attenzione per almeno 2 mesi. Il dente 38 è FONDAMENTALE perché su quel dente si scaricano tutte le forze prodotte dal muscolo massetere, m. pterigoideo interno e m. temporale. Senza un dente posteriore alla cisti il rischio di frattura diventa esponenziale.

L’intervento è stato eseguito in anestesia locale.

.

L’intervento è importante ma è fondamentale avere il referto dell’esame istologico. Con questo esame si può organizzare la strategia successiva.

Risposta esame istologico :

FIBROMA AMELOBLATICO

Il fibroma ameloblastico (ameloblastic fibroma, AF) della mandibola è un tumore misto odontogeno di origine ecto-mesenchimale, raro e benigno. Il nome di AF indica un comportamento non aggressivo. Tuttavia, una vasta serie di AF ha rivelato che il suo tasso di recidive a 10 anni dopo l’intervento è di circa il 70%.

.

E’ fondamentale ricordare che il Fibroma Ameloblastico può trasformarsi in FIBROSARCOMA AMELOBRATICO nel 10% dei casi.

Questa “trasformazione” maligna (da Fibroma Ameloblastico a Fibrosarcoma Ameloblastico) avviene nel 10% dei casi.

Prognosi del Fibroscarcoma Ameloblastico: recidiva nel 33% dei casi; metastasi nel 5%, sopravvivenza nel 25%.

L’istologico della paziente operata era Fibroma Ameloblastico che richiede continui controlli ogni 10 anni e re-intervento (CON ISTOLOGICO) qualora si ripresentasse una nuova zona di osteolisi nella mandibola.

Quindi diventa fondamentale il follow-up per 10 anni.

Pertanto ogni 6 mesi viene fatto un controllo con OPT ed esame clinico.

Intervento eseguito presso la Casa di Cura Villa Betania, Roma, del Gruppo GIOMI SPA.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

Share this article

Related Posts

Cisti mascellare

Questo caso è veramente molto particolare. L’enucleazione di cisti è una delle attività prevalenti della chirurgia orale ospedaliera. La tecnica chirurgica è standardizzata. L’enucleazione totale […]

20 Feb 2023