Ortodonzia e Secondo premolare incluso

Questo è un caso clinico particolarissimo. Un’ importante cisti follicolare aveva eroso molto osso nella mandibola e il 43 era rimasto incluso.

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Dapprima si è rimossa la cisti che era in contatto diretto con il nervo alveolare inferiore di destra, Successivamente si è andati ad incollare un bottone sul 25 che si trovava nel palato.

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Un premolare nel palato è di dimensioni più piccole rispetto al molare da latte che deve essere sostituito. Questo vuol dire che quando cade il deciduo c’è molto spazio per il definitivo. Le tre radici del dente da latte sono sempre ampie e quindi riescono sempre (o quasi) a indirizzare correttamente il definitivo durante l’eruzione di quest’ultimo.

Nonostante ciò, i premolari possono “prendere una strada” veramente molto diversa rispetto alla normale eruzione in arcata.

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Da questa OPT il 25 era in contatto con 23, 24, 65, 26. Prima di riportare il 25 in arcata bisogna allontanare il 25 dalle radici dei denti che in arcata già ci sono e godono di ottima salute. L’asse del 25 è orizzontale mentre i denti in arcata hanno radici verticali e parallele tra loro. E’ altamente probabile che la radice del 25 sia incastrata tra quelle dei 24 e 26. Il primo movimento da fare è un upright del 25 per avere tutte le radici parallele tra loro.

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La prima cosa che si è fatto per il 25 è stata quella di incollare un bottone sull’unica superficie visibile durante l’intervento e iniziare una trazione verso il secondo molare.

Da questa foto si può immaginare che la radice del 25 sia sicuramente in contatto con la radice del 24 e molto probabilmente alla radice del 26. Quindi, prima di estrarre il dente da latte bisogna avere la certezza che il 25 non sia bloccato tra le radici del 24 o che abbia qualche impedimento tale da rendere impossibile il movimento del 25.

Proprio per “sbrogliare” le radici dei denti 24, 25 , 26 e aggiungo anche il 65 ho preferito fare un uprighting al 25. Questo mi ha consentito di:

A) assicurami che il 25 si muovesse

B) la corona del 25 doveva allontanarsi dalle radici del primo premolare e dal primo molare

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Quindi, distalizzando il 25 si ha l’effetto di rendere quasi verticale il premolare e si allontana la corona dalle radici di 24, 26. I denti in arcata hanno un asse tale per cui è raro che le radici possano toccarsi. Il 25 all’inizio del trattamento è steso nel palato in posizione orizzontale. Tale condizione è predisponente ad avere contatti con le radici di altri denti che sono in posizione verticale. Avere un 25 incastrato tra le radici di altri denti è di fatto il primo problema da risolvere. Il primo movimento è stato quello di raddrizzare il 25 per DOPO portarlo in arcata.

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Dopo circa dieci mesi sono rientrato per estrarre il molare da latte e collegare il 25 direttamente all’arco.

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Sin dall’inizio del trattamento ortodontico si erano resi edotti i genitori della ragazza che l’allaccio di un dente incluso così complesso avrebbe comportato un secondo intervento.

A sinistra è il PRIMO intervento e a destra il SECONDO intervento. La corona ha appena passato la circumnavigazione del 24 e soprattutto l’asse del 25 non è più orizzontale.

Da questo dettaglio della OPT ero sicuro di aver attaccato il bottone sulla superficie palatale del 25.

Nel secondo intervento si era previsto di cambiare il bottone e di metterne uno sulla superficie vestibolare così da ruotare il premolare durante la trazione verso l’arco vestibolare. Ciò non è stato possibile perché la superficie vestibolare continuava ad essere troppo nascosta e non era possibile garantire la perfetta adesione del bottone.

La legatura ora è direttamente collegata all’arco. Il ritorno elastico dell’arco richiama il premolare molto rapidamente. La mucosa palatale è spessa e può creare aderenze con la legatura. La mucosa alveolare è sottile e non ci sono cicatrici che resistono alla trazione.

La legatura va direttamente dal bottone all’arco che, per ritorno elastico, richiama il premolare.

Il premolare viene tirato molto facilmente verso l’arco ad una velocità di circa 2 mm / mese. Questa seconda fase del trattamento è molto rapida. Addirittura una cuspide del 25 ha già bucato la mucosa. E’ quindi sufficiente una forza leggera, continua e costante.

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Il 25 a questo punto deve ruotare altri 15° e lo si può attaccare all’arco che è ancora un .016 NiTi. Più è elastico il filo più vengono rilasciare forze continue, leggere e costanti. Sono sconsigliati fili in acciaio perché si rischia di mandare in ialinizzazione il parodonto del 25. Se succede è un danno permanete sul premolare e non sarebbe più possibile muoverlo. Fili in acciaio… li sconsiglio, sono solo pericolosi.

Il 25 è in arcata. L’arco passa dentro l’eyelet che è stato usato per la trazione. così facendo in 15 gg il premolare ruota ed estrude.

Buon lavoro

Pier Francesco Amoroso

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